Alla comparsa di sintomi quali prurito, dolore o sanguinamento anale si consiglia sempre di sottoporsi a visita specialistica proctologica per analizzare correttamente la problematica ed arrivare ad una diagnosi precisa che possa escludere patologie concomitanti e consigliare la terapia più idonea in base allo stadio della malattia.
In caso di emorroidi numerose sono le tecniche di cura, ambulatoriale o in regime di ricovero. La scelta varia con l’esperienza del chirurgo e si adatta alle condizioni generali del paziente e alle sue aspettative. Così si possono proporre trattamenti senza anestesia o con la sola anestesia locale, come la legatura elastica, la foto-coagulazione, la sclerosi o la dearterializzazione o interventi più radicali che necessitano di ricovero. Ad oggi, esistono tre principali tipi di interventi chirurgici: il metodo classico (emorroidectomia tradizionale aperta), il metodo Longo (riposizionamento delle emorroidi prolassate) e il metodo THD (sutura dei rami terminali dell’arteria che conduce il sangue alle emorroidi)
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